
Roma
I dintorni di Via Zucchelli... Roma solita ed insolita.
L'acqua rese roma potente e tutta la storia della citta' e' legata all' importanza dell' acqua nel corso dei secoli.
Dalla presenza del fiume Tevere per la nascita e lo sviluppo della citta', alla costruzione degli acquedotti, all utilizzo dell' acqua nelle terme dell'antica Roma.
Anche quando i Barbari distrussero gli 11 acquedotti esistenti a Roma, dopo il 1500 vennero risistemate centinaia di fontane pubbliche per volere dei Papi.
Dopo il restauro dell'Acquedotto Vergine i grandi pontefici chiamarono i più' grandi artisti del tempo e commissionarono loro le opere che divennero capolavori.
Le fontane ripresero a vivere. Nessuna altra citta' al mondo ha cosi' tante fontane come Roma.
La Fontana del Tritone
Nella vicina P.zza Barberini troneggia, al centro, la barocca Fontana del Tritone.Realizzata in travertino da Gian Lorenzo Bernini intorno al 1643, la fontana e' una delle più particolari fontane della citta' soprattutto per il naturalismo con il quale l'artista ha raffigurato il mostro marino, meta' uomo e meta' pesce, seduto su una conchiglia aperta.
Rappresentato con possente muscolatura, il Tritone appare nell' atto di soffiare in una buccina dalla quale, invece del suono, fuoriesce il getto d'acqua che, ricadendo, riempie la vasca sottostante.
La bellissima composizione plastica ed i due stemmi della famiglia Barberini, sono sorretti da quattro delfini.
La Fontana delle Api
All'angolo con Via Veneto si trova un'altra fontana costruita dalla famiglia Barberini nel Seicento.E' la Fontana delle Api, commissionata a Gian Lorenzo Bernini dallo stesso papa Urbano VIII pochi giorni dopo aver concluso la splendida Fontana del Tritone.
Originariamente, essa doveva essere un semplice abbeveratoio per cavalli.
Realizzata nel 1644 in marmo bianco di Carrara, era stata collocata all'angolo con Via Sistina.
Venne tolta nel 1867 per problemi di intralcio al traffico. Venne tenuta nei depositi comunali fino al 1916 quando venne alloggiata nell' attuale posizione.
Il Cimitero dei Cappuccini
All' inizio di Via Veneto, accanto alla Chiesa di S. Maria della Concezione, si trova il Cimitero dei Cappuccini.
Questo luogo venne costruito verso il 1700 per opera dei frati cappuccini che volevano probabilmente sottolineare la brevità della vita e del corpo.
All'ingresso del cimitero vi è una scritta: NOI ERAVAMO COME VOI E VOI SARETE COME NOI.
Dal lungo corridoio si accede alle cinque cappelle interamente decorate con le ossa di 4.000 frati morti tra il 1500 ed il 1800 a Roma.
Teschi, femori, vertebre,rotule e ossa varie formano delle suggestive decorazioni sulle pareti e sui soffitti.
La terra che ne costituisce il pavimento venne fatta trasportare da Gerusalemme da papa Urbano VIII.
La visita in questo luogo può risultare macabra e singolare allo stesso tempo.
L'Acquedotto Vergine
In una traversa di via del Tritone, in via del Nazareno, al civivo 9, ad un livello stradale inferiore, si trovano i resti dell'Acquedotto Vergine, l'unico, tra i piu antichi, rimasto quasi inalterato nei secoli.
Qui si conservano, parzialmente interrate, tre arcate in blocchi bugnati di travertino, con l'iscrizione che ricorda il restauro promosso dall'Imperatore Claudio nel I sec d.c.
L'Acquedotto Vergine fu costruito sotto Agrippa, cognato di Augusto, e fu il sesto acquedotto ad essere inaugurato a Roma.
Riforniva l'intera zona del Campio Marzio e serviva soprattutto le terme di Agrippa.
Lungo circa 20 km, l'acquedotto e' sopravvissuto ai danni del tempo grazie al fatto di essere quasi interamente sotterraneo.
Il condotto affiorava in superficie nei pressi della via Due Macelli dalla quale, mediante una serie di arcate, attraversava via del Nazareno.
Dopo 2000 anni ancora oggi fornisce l'acqua alle fontane di Piazza di Trevi, piazza Navona e Piazza di Spagna. La sua particolarita' e' quella di essere ancora accessibile tramite piccole barche per effettuare i vari controlli.